Filosofo e scrittore italiano. Sacerdote, divenne l'accompagnatore del cardinale
Antonio Barberini nei suoi numerosi viaggi. Nel 1650 si trasferì a Roma,
dove fu custode della Biblioteca Vaticana. Autore di scritti di filosofia morale
e di estetica,
P. diede inizio alla critica secentesca contro Marino e il
Concettismo, tentando di promuovere uno stile barocco più contenuto e
privo di eccessi retorici. Ricordiamo:
Il savio in Corte (1624),
Della
pratica comune a' Principi et a' servitori loro (1634),
Trattato delle
acutezze (1639),
Politica massima (1640),
I fonti dell'ingegno
ridotti ad arte (1650) (Loiano, Bologna 1595 circa - Roma 1652).